Una casetta su un prato verde, i fili d’erba, un albero con la chioma rotonda, un ruscello, un fiore, un ponticello. I primi disegni di paesaggi che tutti noi da piccoli abbiamo realizzato, usando le prime matite colorate ricevute al compleanno, avevano tutti questi elementi principali.
I bambini con la vena più artistica, cercavano di riempire tutto lo spazio bianco che era rimasto sul foglio, inserendo qualche elemento in più, un’oca, una mucca, disegnavano le foglie dell’albero singolarmente, coloravamo l’acqua del canale.
I più artistici e fantasiosi, i futuri viaggiatori, ci inserivano un contadino con un cappello in testa, un mulino a vento. Il tutto rifinito con i colori più vivaci che quella scatola conteneva.
Quei piccoli quadretti che destavano l’attenzione dei nostri genitori, potrebbero rappresentare le campagne e i paesi di quella che è ancora oggi l’Olanda.
Il viaggiatore che vi arriva ha la sensazione di non capire se in realtà questa nazione sia formata da più terra o più acqua. Canali che s’incrociano, strade su terrapieni che corrono sull’acqua, ponticelli, distese azzurre, dighe.
Una nazione che è una conquista dell’uomo sul mare, una specie di transazione fra la terra e l’acqua.
L’Olanda esiste perché gli olandesi l’hanno creata e la conservano. Si capisce i miracoli che questo popolo ha dovuto fare con coraggio e costanza per trasformare il mare e le paludi in una terra fertile. Hanno strappato le loro terre a un nemico ostile. Si sono serviti di un esercito di mulini a vento per disseccare i laghi, hanno costruito dighe immense, hanno incanalato le acque.
I vecchi mulini sono oggi moderne pale eoliche per lo sviluppo dell’energia. L’Olanda oggi è i ponti stradali sui canali che si aprono e si richiudono per consentire il passaggio delle navi, paratie che seguono gli umori della marea, ponti di canali navigabili sotto i quali passano le autostrade. Quella nazione sabbiosa e paludosa vive oggi dei prodotti agricoli e del bestiame, è fra i paesi più popolati d’Europa.
I “Paesi Bassi”, alle scuole elementari i maestri ci hanno insegnato a chiamarla così. Il navigatore dell’auto segna l’altitudine e ci ricorda che l’Olanda è in gran parte più bassa del livello del mare, la costa è difesa dalle dune, e il mare si trova spesso sopra le nostre teste.
Le dighe sono i monumenti della lotta combattuta da questa gente con il mare, una lotta calma e coraggiosa di un popolo che vive dentro una fortezza ma è di continuo sul piede di guerra con il loro amico/nemico.
L’acqua era il loro flagello, è diventata oggi la loro ricchezza. I canali sono le vene di questa nazione, e l’acqua è il suo sangue.
Le campagne sono popolate di villaggi, percorse da strade e canali, gli abitanti viaggiano in bici, i pascoli ospitano le mandrie in libertà. Proprio come in quei disegni perfetti che creavamo da bambini.
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